ZOOLOGIA URBANA e relazioni “BORDELLAIN” – Presentazione dei libri di Tommaso Randazzo

31 GENNAIO 2025, DALLE ORE 18.00, PRESSO L’AULA MAGNA DI SCIENZE POLITICHE (Via Serafini 3, Pisa):

Incontro con TOMMASO RANDAZZO,
autore di
ZOOLOGIA URBANA e BORDELLAIN.
In dialogo con
TIZIANA CHIAPPELLI
(Università di Siena)
e con il
Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud.

A seguire serata benefit in Aula R.

(ulteriori info nella locandina allegata).

(LOCANDINA DELL’EVENTO, IN FORMATO PDF)

COMUNICATO DI STUDENTƏ, DOTTORANDƏ E ASSEGNISTƏ DI SCIENZE POLITICHE PER LA PALESTINA

Lo scorso 14 maggio si è svolto il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche all’interno del quale noi studentə, dottorandə e assegnistə solidali con la Palestina, dando seguito all’Assemblea di Dipartimento e alla Lettera di Dottorandə e Assegnistə di Scienze Politiche, abbiamo richiesto e ottenuto una discussione in sede istituzionale al fine di sollecitare una presa di posizione rispetto al genocidio in corso in Palestina. La discussione è avvenuta in concomitanza con l’aggressione di Rafah
del 6 maggio 2024, ulteriore fase del progetto genocidiario di Israele. In questi 63 chilometri quadrati, ultimo settore di Gaza ad essere considerato “safe-zone”, si trovano 1.5 milioni di palestinesi, che ora non hanno più alcun luogo sicuro dove rifugiarsi. Il 7 maggio le truppe delle Forze di Occupazione Israeliana hanno inoltre chiuso il valico che collega Rafah con l’Egitto, imprigionando definitivamente la popolazione palestinese e facendo precipitare ulteriormente la crisi umanitaria che Israele ha architettato e messo in atto.
Anche a Pisa, in linea con le azioni promosse a livello globale per la liberazione della Palestina, il
movimento studentesco ha deciso di occupare i giardini di Antichistica con un’accampata, per
chiedere all’Ateneo di desistere dalla sua cieca obbedienza alla linea di governo, che sostiene in tutto e per tutto questo progetto genocidiario.
Abbiamo dunque presentato una mozione per richiedere l’immediata interruzione di ogni eventuale accordo in corso e l’impegno del nostro Dipartimento a non stipulare nuovi accordi in ambiti di cooperazione dual use con le Università israeliane o con qualsiasi istituzione accademica che sostenga il regime di apartheid messo in atto dallo Stato di Israele, convintə che ai principi di pace e rifiuto della guerra debbano seguire azioni concrete e coerenti.
Tuttavia, alla nostra mozione è stata contrapposta quella approvata dal Senato Accademico del 14 marzo, ignorando di fatto l’evolvere della crisi ad oggi e rivelandosi una posizione debole nella discussione tra i membri del Consiglio. In seguito ai ripetuti interventi a favore della nostra richiesta, il Direttore ha infine annunciato che avrebbe dato le sue dimissioni in caso di bocciatura della mozione del Senato da lui stesso presentata, influenzando inevitabilmente la successiva votazione.
Quanto avvenuto è l’espressione eloquente di una linea istituzionale che formalmente consente spazi di libera espressione del dissenso ma nella sostanza blinda l’esito delle discussioni: a riprova di ciò, lo stesso Direttore ha affermato pubblicamente di aver ricevuto pressioni dall’alto e, nonostante l’esercizio di pantomima democratica, la nostra mozione ha reso evidente una spaccatura, ottenendo
più voti favorevoli che contrari. Sebbene la mozione non sia stata approvata per via dell’alto numero di astensioni, in parte riconducibili al clima creato intorno alla votazione, il consenso raccolto ci dice che, seppure l’università voglia presentarsi come monolitica, la nostra posizione di rifiuto della guerra è condivisa anche da una parte del corpo docente e del personale amministrativo.
L’opposizione al boicottaggio è motivata dalla cosiddetta neutralità accademica: ci dicono che
l’università deve essere un “ponte”. La nostra risposta è che di fronte ad un genocidio non può esserci neutralità! Aggirare il punto politico con piroette retoriche o restare indifferenti sono entrambi modi di essere complici di questo genocidio.
Insieme al movimento di Studentx per la Palestina, come studentə, dottorandə e assegnistə di Scienze Politiche continueremo ad opporci alla complicità con il genocidio del popolo palestinese dimostrata dal Dipartimento, dall’Ateneo e dall’Accademia di cui siamo parte e continueremo a lottare fino a quando questo non sarà cessato.

Firmato: Scienze Politiche per la Palestina

“SCIENZE A-POLITICHE”: REAGIAMO AL SILENZIO ISTITUZIONALE COMPLICE CON IL GENOCIDIO IN PALESTINA!

Siamo studentə, dottorandə, assegnistə del Dipartimento di Scienze Politiche e non solo che hanno iniziato a confrontarsi per agire insieme,
uniti dall’esigenza di dare una risposta collettiva dal basso al genocidio in Palestina e alla repressione delle manifestazioni.
I fatti del 23 febbraio con le manganellate agli studentə che manifestavano per la Palestina sia a Pisa sia a Firenze sia a Catania, sono stati per moltə una scossa. Non vogliamo restare a guardare, vogliamo attivarci a partire dalla realtà che viviamo quotidianamente, quella dell’università.
Non crediamo che l’università sia un luogo neutro, di mera produzione del sapere, siamo consapevoli che con accordi con grandi aziende delle armi e del fossile, con l’orientamento della didattica e della ricerca, l’istituzione universitaria è schierata con chi fa la guerra. Noi non vogliamo essere complici, vogliamo che l’università sia un luogo aperto, di scambi e di costruzione di saperi che parta anche dal basso. Sosteniamo soprattutto che l’università sia un luogo dove è doveroso prendere delle posizioni e crediamo che lo sia ancor più farlo in questo Dipartimento.
Il Dipartimento di Scienze Politiche è attraversato da studentə e ricercatorə che hanno una naturale propensione a discutere, interessarsi e incontrarsi su temi di attualità. Da parte istituzionale dopo tante parole è calato il silenzio sulla questione palestinese e sulla repressione in città, questa spinta propulsiva rischia così di essere frenata ancora una volta.
L’Aula R, autogestita dal 1990, da sempre offre agli studentə uno spazio dove confrontarsi e muoversi in una direzione comune.
Le assemblee sono aperte e si tengono ogni giovedì pomeriggio a partire dalle 15 in Aula R, spazio autogestito nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche in Via Serafini 3 – di fianco al Rettorato.
L’Aula R è sempre aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 19.00.
AULA R – Dip. di Scienze Politiche, via Serafini 3, Pisa.

BASTA VIOLENZA DELLA POLIZIA. FERMIAMO IL GENOCIDIO A GAZA

La repressione della polizia ha colpito studenti e studentesse a Pisa e in tutte le città in cui le persone sono scese in piazza per la causa palestinese. La risposta a questo attacco è stata immediata: migliaia di persone hanno attraversato le strade del centro urbano e si sono riunite in piazza soltanto qualche ora dopo.
Lo stato ci ha ribadito che la repressione è la sola modalità con cui risponde al dissenso manifestato da chi protesta contro la guerra e per la solidarietà internazionale. Ancora una volta lo stato ha risposto con la violenza della polizia alle mobilitazioni che nelle piazze, nelle scuole e nelle università diventano sempre più forti. Le migliaia di persone in piazza ieri sera a Pisa hanno dato una risposta chiara alla prepotenza del potere.
La repressione e le tensioni internazionali non basteranno a fermare la nostra opposizione al genocidio del popolo palestinese e allo stato di guerra diffuso che minaccia la libera convivenza tra i popoli per la quale lottiamo.

Contro ogni forma di repressione, per la solidarietà internazionalista, per la libertà.

Assemblea dell’Aula R.

DALLA PALESTINA OCCUPATA – Samah Jabr in collegamento online

Il prossimo giovedì, dalle 18.30, saremo in collegamento online con la psicologa, psicoterapeuta e scrittrice palestinese Samah Jabr, diretta testimone dell’occupazione israeliana in Palestina.

“È importante parlare della Palestina in questo momento molto oscuro della storia umana.”
Con queste parole Samah Jabr ci ha comunicato che, per via di quello che sta accadendo in Palestina, il volo che doveva portarla in Italia è stato cancellato. Avremo la possibilità comunque di collegarci online con lei e ricevere un suo videomessaggio.
Ci vediamo giovedì alle 18.30 in Aula Magna del dipartimento di Scienze Politiche!

(ulteriori info sono riportate nella locandina che aggiungiamo qui di seguito).

(volantino in formato pdf)

TERRITORI IN LOTTA – Presentazione del libro

GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2023 DALLE ORE 18:00
PRESSO L’AULA MAGNA DI SCIENZE POLITICHE, Via Serafini 3, Pisa
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
TERRITORI IN LOTTA

CAPITALISMO GLOBALE E GIUSTIZIA AMBIENTALE

NELL’ERA DELLA CRISI CLIMATICA

E INCONTRO CON

PAOLA IMPERATORE
(Autrice, ricercatrice e attivista) e
FEDERICA FRAZZETTA
(Ricercatrice e attivista No MUOS).

A seguire serata benefit in Aula R.

(ulteriori informazioni sono riportate nel volantino pubblicato  qui di seguito).

(versione pdf del volantino)

La Rivolta in Iran: Radici e Prospettive

Le proteste in corso in Iran hanno messo in luce le contraddizioni di un regime corrotto e violento che è riuscito a mantenere il suo potere per più di quarant’anni solamente grazie alla repressione.
Durante l’incontro cercheremo di delineare i processi che hanno portato alla condizione attuale, ovvero la resistenza all’oppressione e allo sfruttamento esercitato dalle istituzioni iraniane sui corpi e sul territorio. Partendo dalle manifestazioni attuali ripercorreremo l’evoluzione del movimento di protesta iraniano, della sua composizione e delle sue rivendicazioni, cercando di riflettere collettivamente sul perché Donna, vita, libertà non sia solo uno slogan, ma un vero e proprio urlo di ribellione contro l’oppressione.

Ne parleremo con Alessia Tortolini, Fatima Baniasad e Giacomo Sini

Alessia Tortolini ci parlerà del funzionamento della repubblica islamica, dell’evoluzione delle componenti del movimento di protesta nel corso degli anni e di come le istituzioni iraniane abbiano risposto di volta in volta.

Fatima Baniasad ci mostrerà, a partire dalla sua esperienza, l’impatto che hanno avuto le istituzioni iraniane sul territorio e sulla popolazione e la risposta di quest’ultima alla corruzione e all’oppressione del governo.

Giacomo Sini interverrà sul rapporto tra la questione curda e le proteste in corso.

Guerra e Gas – Gli sviluppi della guerra in Ucraina e i suoi riflessi in Italia

Venerdì 14 ottobre, dalle ore 18, si terrà un incontro di discussione con Francesco Fricche del Gruppo Anarchico Mikhail Bakunin – FAI Roma e Lazio. Saranno trattati temi quali l’aumento della spesa bellica, la militarizzazione del dibattito pubblico e il caro-bollette, cercando di condividere riflessioni e pratiche utili a sviluppare una prospettiva concreta slegata dalla polarizzazione dominante.

A SEGUIRE DIBATTITO E SERATA BENEFIT
(ulteriori informazioni sono riportate nella locandina pubblicata qui di seguito).

(versione pdf della locandina)